Nel bel mezzo dello svolgimento di un colloquio di lavoro, diversi candidati tendono a dare rilevanza principalmente a cosa dire o fare ad un colloquio (qui la nostra lista di 10 consigli), non considerando un lato che potrebbe davvero fare la differenza: cosa non fare ad un colloquio.
Quanto può essere decisiva la conoscenza degli errori frequenti che un candidato può commettere durante il colloquio?
Spesso ai recruiter basta davvero poco per avere una prima impressione sul candidato, sia negativa sia positiva. La risposta a tale domanda è quindi che conoscendo gli errori principali che possono essere commessi, si è in grado di prevenirli e fare un’ottima figura con il selezionatore.
Tutti abbiamo commesso in precedenza degli errori o abbiamo fatto delle gaffe durante i colloqui, non esiste un modo efficace al 100% per evitare che ciò si ripeta ma conoscerli e stare attenti può aiutare il candidato e far capire al recruiter quanto è importante ottenere quel lavoro.
Vediamo alcuni degli errori principali da evitare.
Cosa non fare ad un colloquio di lavoro: arrivare in ritardo
Può capitare il giorno del colloquio di avere un imprevisto e presentarsi in ritardo ma è anche vero che dal punto di vista del selezionatore non è certamente un aspetto positivo, sia per la prima impressione che può farsi sul candidato sia perché potrebbe aver altri appuntamenti successivi che dovrà a quel punto posticipare. Questo potrebbe creare un clima non particolarmente favorevole tra recruiter e candidato, ci potrebbe anche essere meno tempo a disposizione per presentarsi al meglio. Il suggerimento è di arrivare al colloquio con circa 15 minuti di anticipo o nel caso comunque avvisare il selezionatore del possibile ritardo.
Inoltre, presentarsi in largo anticipo potrebbe costituire un punto a sfavore in quanto denota un eccesso di ansia da parte del candidato.
Cosa non fare ad un colloquio di lavoro: parlare subito della paga
Per quanto è sicuramente importante al giorno d’oggi l’aspetto economico, risulta inopportuno richiedere in maniera troppo celere della paga.
Il consiglio in questo caso è di aspettare che sia il recruiter ad introdurre il discorso riguardante la retribuzione e tenersi pronto a comunicare informazioni a riguardo, quali ultima retribuzione o retribuzione attuale, solo nel momento in cui è il recruiter stesso a far riferimento su questo argomento.
In tal modo sarà il selezionatore ad aver un punto di riferimento economico e a capire quanto l’offerta proposta sia adeguata al proprio profilo.
Cosa non fare ad un colloquio di lavoro: utilizzare lo smartphone in sede di colloquio
È di fondamentale importanza evitare di distrarsi e restare concentrati durante la comunicazione con il recruiter.
Uno dei motivi di distrazione frequente è proprio l’uso del cellulare, ed è da evitarne l’uso in quanto potrebbe essere considerato come un gesto poco educato o di poco interesse rispetto all’offerta di lavoro per cui ci si è candidati.
Il consiglio è quello di silenziare il cellulare o spegnerlo prima di entrare nell’ufficio dove si svolgerà il colloquio, questo aiuterà il candidato a non distrarsi ed ad evitare la tentazione di osservare lo smartphone o rischiare di farlo squillare durante il colloquio stesso.
Cosa non fare ad un colloquio di lavoro: parlare male dell’ex azienda e/o datore di lavoro
Un grave errore da non commettere durante un colloquio di lavoro è quello di parlar male dell’azienda in cui si è lavorato precedentemente o dell’ex datore di lavoro.
Infatti può capitare che quando un candidato parla negativamente di un’esperienza precedente potrebbe ottenere l’effetto opposto, rischiando che il recruiter in ascolto associ in maniera negativa queste “lamentele” al candidato stesso. Quando il recruiter chiede di parlare del lavoro svolto in precedenza ci si aspetta che si risponda considerando soprattutto i traguardi raggiunti.
Un approccio “positivo” diventa fondamentale sia per avere ottime possibilità di assunzione sia eventualmente per ampliare la rete dei propri contatti per le possibili future opportunità di lavoro.
Cosa non fare ad un colloquio di lavoro: mentire
Durante il colloquio tendenzialmente i candidati cercano sempre di fare un’ottima impressione raccontando qualche bugia, ma se la menzogna è evidente rischia di compromettere seriamente il colloquio
Mentire non è mai la soluzione migliore nell’affrontare un colloquio, è infatti davvero semplice successivamente essere scoperti.
Non bisogna dichiarare di essere preparati in qualche argomento se in realtà non lo si è, perché anche se si dovesse essere assunti dopo poco i colleghi o il datore si accorgerebbero di ciò e valuterebbero la cosa in maniera negativa.
Adesso tocca a voi…
Buona fortuna.
Mauro Elia
HR Recruiter
SPP Torino